Una sera come tante
Ieri sera non mi sentivo molto bene. Così ho deciso di accoccolarmi al caldo sotto la coperta e ho acceso la tv. Restare in casa, a riposo, e attendere che il mal di testa, i decimi di febbre, passassero da soli. Erano le 19,45 circa, passavano i titoli del tg su retequattro, forse. All'improvviso un forte boato ha fatto tremare tutto. Anche il mio cuore, e lo stomaco, che ha continuato a fare girotondo per ore, dopo l'accaduto. Attonita, non so cosa credere, anche se il mio pensiero corre immediatamente ai miei figli (dove sono, cosa stanno facendo...), apro il balcone. Vedo gente che urla per strada, la nuvola di fumo alta, il fuoco...non riesco a distinguere nettamente, mi sembra un'auto in fiamme, ma non so di preciso....arriva gente, gli inquilini si affacciano e cominciano a formulare ipotesi. Lì c'è lo studio di una nota famiglia di costruttori foggiani. In un attimo facciamo due più due. Si tratta di un avvertimento, anche perché la macchina è accostata alla saracinesca del locale, generalmente non si parcheggia così, sul marciapiede. Alcuni notano che alle 19 quella macchina non c'era...
19,45 di una domenica sera come tante...si esce a quell'ora di casa, soprattutto quando fa caldo come ieri...è stato solo un caso che in quella via, anche abbastanza frequentata, non passasse nessuno al momento della deflagrazione. Poteva esserci chiunque...e quello scoppio sarebbe stato qualcosa di ben più rilevante di un semplice avvertimento...sarebbe stato un attentato....
Mi domando come sia possibile che una città che negli anni sessanta era in fiore si sia ridotta così. Mi chiedo, interdetta, cosa possiamo fare se non continuare a fare tutti, imperterriti, il nostro dovere, prima di essere costretti a fare le valigie e ad emigrare, per il bene nostro e per quello dei nostri figli....prima di consegnare questa città maledetta ai poteri perversi che già da anni la tengono in pugno.
Oggi sono triste...
Oggi sono triste...
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