La leggenda del quarto Re


Nel cammino della vita c'è sempre qualcuno che si perde per strada, e arriva tardi, e dopo molte peripezie, alla meta. Accadde anche a uno dei Re Magi...
La storia della tradizione cattolica è tratta da un libro scritto nel 1896 da Henry Van Dyke, americano di origine irlandese. Narra di Artabano, il quarto dei Re Magi, che si mette in viaggio come gli altri tre più famosi verso Betlemme, ma non vi arriva a causa di molte vicissitudini.
Artabano vede la luce della stella e decide di andare ad adorare il bambino per portargli i suoi doni preziosi. Vende tutti i suoi averi e acquista così tre gemme: un rubino, uno zaffiro e una perla. Mentre è in viaggio rimane indietro perché si ferma ad aiutare altre persone: prima un ebreo moribondo, per guarire il quale offre la prima gemma. Poi è la volta di un neonato, che salva dalla strage degli innocenti con la seconda. Infine, ormai vecchio, quando nei pressi del Calvario si rammarica di non aver mai potuto omaggiare il Re, offre la terza gemma per liberare una ragazza dalla schiavitù. È a questo punto che Gesù, in una apparizione, si rivela a lui, rassicurandolo: tutto quello che ha fatto agli altri, l’ha fatto a lui stesso. 

Della leggenda del Quarto Re, nelle sue versioni più note e diffuse, ne parla anche Geppe Inserra, in un recente post sul suo blog Lettere Meridiane. 

Commenti

  1. Van Dyke era un pastore presbiteriano, non cattolico, ed era di origine olandese. Un grande predicatore e narratore che sapeva toccare i cuori.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari