Registro elettronico e colloqui

Da qualche tempo nelle scuole si usa il registro elettronico, per l'alleggerimento delle operazioni di scrutinio, e di registrazione dei dati, dicono...

In effetti, il registro elettronico sarebbe anche un valido ed utile mezzo di comunicazione scuola-famiglia, se fosse adoperato dai genitori degli alunni per leggere quotidianamente i voti delle verifiche, e per seguire l'andamento didattico-disciplinare del consiglio di classe, magari evitando l'ora a disposizione per il ricevimento (che i docenti devono contemplare nell'orario scolastico settimanale, come ora aggiuntiva, la diciannovesima, senza fare niente, spesso e volentieri, ma rimanendo, tuttavia, a  disposizione della scuola), onde evitare, magari, anche l'incontro per i colloqui di rito, se non con le famiglie di quegli alunni particolarmente bisognosi di essere seguiti.

Il registro elettronico potrebbe essere, inoltre, uno strumento utile ad alleggerire la portata delle montagne di carta, nelle scuole, se non finisse per essere un doppione di quelli cartacei (di classe e del docente), che devono comunque essere compilati, sottraendo altro utile tempo al lavoro dei docenti malpagati e vessati dalla scuola italiana.

Mentre si vanta l'introduzione dell'informatica negli istituti di ogni ordine e grado, si continuano, così, a compilare inutili carte su carte, e letterine penose di convocazione dei genitori dei "cattivi" di turno. E si pianificano, al solito, quegli estenuanti colloqui con le famiglie degli alunni. Incontri che finiscono per assumere piuttosto il sapore grottesco di visite paesane, in cui il genitore considera il docente uno psicoanalista dell'ultima ora, sciorindandogli, in fila, uno dopo l'altro, tutti i problemi di salute dell'alunno, e tutte le questioni familiari più difficili da risolvere.

Il tutto, infarcito di pietismi vari, per creare il cosiddetto "caso-umano" che deve compassionevolmente muovere le corde intime del sentimento della classe docente. Portando, magari, anche ad una promozione immeritata.

Macchemenefregaamme!!!??? 

Per quest'anno il solo splendido risultato di tutto questo guazzabuglio scolastico è che ho due ore di buco a settimana, mai date a supplenza. Perciò mi sento di dire che regalo due ore settimanali allo stato, lavorando almeno per venti ore settimanali. In più mi devo sorbire la noia del registro elettronico e dei colloqui, i consigli di classe e le varie riunioni, che però non fanno numero.

Perché i docenti della scuola italiana lavorano solo diciotto ore a settimana, hanno la giornata libera e si fanno tre mesi di vacanza....e gli esami di stato ve li fate voi!?


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